La parola “Radiestesia” nasce da due radici, una greca rodius “raggio” e l’altra latina oistesies “sensibilità” o “percezione”. È una pratica assimilabile alla geomanzia e ad altre pratiche divinatorie. Risale orientativamente al 2500 a.C. e si praticava in oriente, soprattutto in Cina e nell’antico Egitto.
La radiestesia si può utilizzare con un pendolo di qualsiasi materiale appeso ad un filo, una catenella o un cordoncino. I più esperti utilizzalo “loro stessi” come pendolo.
Questa pratica, mediante la captazione dell’irradiazione che ogni corpo o sostanza emette, consente di scoprire appunto corpi o sostanze nascoste, di conoscerne l’ubicazione, l’entità, la natura, la specie, la qualità e l’influenza che esercitano gli uni sugli altri.
Può ricaricare a livello energetico cibo, bevande medicinali, ma può anche toglierne le tossine che possono darci fastidio, per le medicine, lasciando intatto il principio attivo ma togliendone la tossicità.
È molto utile per ripulire il campo energetico di persone, animali, piante ecc.
L’uso del pendolo ha bisogno di centratura di equilibrio, campo energetico (nostro) ben solido
ESEMPIO DI PENDOLO PER
RADIESTESIA
Il radiestesista sa che ci sono regole base “obbligatorie” da applicare per ogni tipo di indagine o intervento, come la consapevolezza di un codice di rispetto da attuare sempre.
Con il corso base di radiestesia, imparerai a conoscere i diversi tipi di pendoli, come funzionano, qual è quello più adatto per ogni situazione, come costruire un pendolo se c’è necessità e non dovessimo averne uno con noi.
Imparerai a fare la pulizia degli oggetti, degli ambienti, dei campi energetici, e sentire dove si trovano i nodi di Hartmann, riequilibrare i chakra e molto altro.
Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di Operatore Radiestesico base e relativa dispensa
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